Bruno BuG
Bruno BuG (classe ’96) nasce come freestyler, partecipando per la prima volta ad un contest nel 2015. Nello stesso anno riesce a farsi un nome, in particolare nella scena underground italiana, raggiungendo rapidamente grandi risultati a livello nazionale (arriva in semifinale nel Tecniche Perfette Puglia). Il ragazzo dimostra da subito grandi capacità ritmiche e liriche, cavalca il tempo con facilità sfruttandolo al meglio per poi sputare fuori solo punchlines di qualità. Di fatto è oggi membro della FEA (Freestyle Elite Agency, nata nel 2019).
Tra i contest più importanti a cui ha partecipato è doveroso citare, oltre a Tecniche Perfette, anche Fight Club, Mic Scrauso e Mic Tyson.
I suoi pezzi cominciano ad uscire molto dopo, ma non perché lui non scrive, il motivo è che riascoltando i testi già messi in musica sente sempre che manca qualcosa…Così per qualche anno non riuscirà ad essere soddisfatto di nessun suo lavoro. Nel frattempo però ha già girato molti palchi da solo, ed in seguito vari altri insieme al collettivo di cui fa parte. Ha aperto concerti ad artisti di un certo calibro, tra cui ricordiamo Bassi Maestro, i Colle der Fomento e Kaos One (tutti pionieri dell’HipHop italiano), Willie Peyote, e i newyorkesi Onyx e Das EFX (ultimi non per importanza).Nel 2018 compare su tutti i digital stores con la traccia “Barre kinder”, inserita nell’album “The Gate of Hell, vol. 1” in cui compaiono vari artisti.
Finalmente nel 2019 esce il suo primo EP “Akasha”. Le tracce convincono sia lui stesso che gli altri, tanto da vendere anche molte copie fisiche (per i giorni che corrono). Quest’anno l’artista ha rilasciato 3 tracce sul proprio account (di cui una contiene due featuring) ed una insieme al proprio collettivo. Non più soddisfatto del suono e dello stile di Akasha, ce lo lascia intendere negli ultimi brani, nei quali non tenta di nascondere la ricerca di nuove sonorità, le sue sonorità. Sperimentando delle parti più cantate e meno ritmiche sta andando sicuramente nella giusta direzione. Deve solo aggiustare il tiro, dare il giusto peso all’una e all’altra parte, conciliarle, in modo che scorrano in modo naturale e spontaneo. O meglio, in realtà c’è già riuscito.. ma io non posso dire altro. Seguitelo per rimanere aggiornati!
PS: Per capire ciò che il rapper vuole trasmettere con i suoi pezzi è necessario ascoltare, e non semplicemente sentire, la sua musica.